La nostra storia

Questa avventura nasce dall’incontro di due gruppi sociali con ruoli differenti, genitori e insegnanti, diversi ma al contempo uniti per raggiungere lo stesso obbiettivo, educare il bambino per farlo diventare l’uomo che è già.
Il progetto nasce dai genitori di due bambine di 10 e 7 anni che, in un determinato periodo storico e sociale hanno convenuto per le loro figlie di trovare un percorso alternativo rispetto a quello “classico” all’interno del quale non riuscivano più a ritrovarsi.
La famiglia ha scelto in prima battuta l’Homeschooling, seguendo un istinto di protezione e di tutela verso le proprie figlie.
Homeschooling vuol dire “fare scuola a casa”, avvalendosi in questo specifico caso però della collaborazione di maestre, riscoprendo così la figura dell’istitutrice.
E’ nata così questa avventura che ha riservato, sorprese molto al di sopra della nostra immaginazione…
Infatti come spesso accade, da cosa nasce cosa e, di lì a poco si è pensato di estendere questa esperienza ad altre famiglie e ragazzi…notando che stava aumentando l’esigenza di una realtà come la nostra e assecondando la sensazione che forse un limite della suola a casa risiedeva proprio nella mancanza di socialità che non può mancare nel percorso educativo e formativo.
Grazie all’incontro con maestre allineate al nostro pensiero e al modo di vedere la vita, ci siamo così ritrovati, strada facendo, dentro questo grande e innovativo progetto: la costruzione di una nuova realtà educativa una scuola dove l’esperienza è focus di tutto l’apprendimento e il bambino ne è al centro.
Siamo arrivati quindi a definire nel corso del tempo un metodo, uno spazio e un numero massimo di allievi che non può per esigenze didattiche superare 15 bambini - per il ciclo scuola primaria - e 10 bambini - per il ciclo scuola secondaria -.

IL NOSTRO ORGANICo (i rami del nostro albero)

Il piano didattico/esperienziale della nostra scuola, molto corposo e con una visione a trecentosessanta gradi, lavora empaticamente sulle caratteristiche individuali di ogni bambino, valorizzandone talenti e fragilità. Per fare questo necessita di avvalersi di figure professionali capaci e allineate con il progetto stesso.

Chi sceglie di iscrivere il proprio figlio in un percorso di scuola parentale sa benissimo che, alla fine di ogni ciclo, è previsto il superamento dell’esame di idoneità per verificare che l’alunno sia effettivamente pronto per iniziare un nuovo percorso didattico-formativo.

Nel caso in cui la scuola parentale comprenda, scuola primaria e secondaria di primo grado, l’esame potrebbe essere sostenuto in terza media, cioè a conclusione dei due cicli in uscita dalla parentale.

La nostra scuola ha scelto di sostenere gli esami al termine di ogni anno scolastico per le seguenti ragioni:
-abituare il bambino al confronto con la società
-garantire al genitore flessibilità di scelta in ogni momento, poiché il superamento dell’esame relativo alla propria classe di frequenza permette in qualsiasi momento l’inserimento dell’alunno in qualunque altro contesto scolastico.

Per questi motivi la preparazione degli esami di idoneità assume per noi un’importanza rilevante a tal punto da dedicare ad essa un vero e proprio percorso didattico.

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Lo facciamo anche attraverso l’aiuto di una figura a cui dobbiamo tanto, una maestra statale che ha fatto dell’istruzione un motivo costante nella sua vita, il suo rigore, il suo amore nei confronti dell’insegnamento e la sua esperienza, sono stati per noi fonte di ispirazione. Insieme abbiamo creato una sinergia proficua e sincera, è lei che si occupa infatti da febbraio a giugno di formulare e somministrare agli alunni le verifiche in previsione dell’esame finale.

Da febbraio hanno inizio le prove scritte di italiano e matematica che si articolano su tre livelli:
base, intermedio, finale.

Questo ci permette di monitorare costantemente due aspetti fondamentali del nostro piano educativo che all’interno di una scuola libertaria non sono poi così scontati
- Disciplina
- Didattica

Da questa sinergia è nato anche il laboratorio annuale di Calligrafia, trasversale per tutte le classi, tenuto sempre dalla maestra esterna.

Una figura come la sua all’interno di questo progetto ci permette di tenere vivo in modo costruttivo l’altro da noi, di rimanere nella domanda, di restare in ascolto, di metterci in discussione, evolvere costantemente ad una grande velocità.

Grazie allora a tutte le Maestre e alla collaborazione di Maestra Cristina, Agnese e Agata.

INSEGNANTI

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Stefania Gobbo Gavina

Laurea Magistrale in Architettura. Progettazione Tecnologica.
Partendo da Il Sigillo dei Sigilli di Giordano Bruno e analizzando poi gli archetipi geometrici, il rapporto tra luce/ombra/materia attraversando infine la geometria frattale, la mia tesi di laurea ha dato inizio ad un percorso di ricerca continua che vorrebbe approdare a quello che definisco il Linguaggio Universale, cioè la matrice archetipica comune ad ogni disciplina che scoperta, tiene viva la comunicazione tra di esse.
Dopo la Laurea ho conseguito una formazione sull’architettura del paesaggio e sul mondo floreale, assecondando una naturale propensione verso l’armonia l’equilibrio e la bellezza.
In contemporanea ho seguito e coordinato il progetto Caritas “Scuola di lingua italiana per stranieri”, dove mi sono rapportata con adulti e bambini.
Nel 2018 ho fondato l’Associazione Culturale per Bambini “I Luoghi Dei Talenti”, dove ho insegnato e creato i 4 laboratori permanenti: Pittura, Argilla, Cucina, Scrittura Creativa.
L’associazione, con il tempo, è diventata un vero e proprio doposcuola dove ho avuto la possibilità di cimentarmi non solo con i laboratori creativi ma anche con la didattica scolastica, attraverso le ripetizioni.
Nel 2021 ho avuto l’occasione di iniziare un percorso di Istruzione Parentale di grande soddisfazione e arricchimento che ha contribuito tra l’altro alla costruzione della Homeschooling di Pieve del Pino.
“I talenti/doni rappresentano ciò che siamo, il nostro respiro universale”.

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Valentina Maganzi

Guardando indietro al mio percorso di studi e di vita, posso rintracciare come filo conduttore quello della ricerca che si esplica sia a livello storico che fotografico. La Storia è il mio tramite per comprendere le origini dell’uomo, della cultura e del pensiero a livello universale. Il progetto di tesi per la laurea magistrale in Storia contemporanea, nello specifico in Formazioni sociali contemporanee, verte intorno alla ricostruzione della storia della riforma psichiatrica italiana a partire dal fondo documentario di uno dei protagonisti che ve ne hanno preso parte, lo Psichiatra Gian Franco Minguzzi. Tale lavoro svolto in archivio è finalizzato ad offrire un punto di vista nuovo, interno alla riforma stessa. La scelta di addentrarmi nello studio di questa tematica deriva dal mio costante desiderio di dare la caccia alle cose nascoste sotto la superficie, tentare di intravedere qualcosa di sotteso a ciò che normalmente si vede e rincorrere l’invisibile. Questo è lo spirito che anima non solo il mio lavoro di storica ma anche quello di fotografa in cui l’autoritratto immaginifico, ambientato nella natura più nascosta, diventa per me strumento di indagine del mio io interiore. È sempre in quest’ottica che ho intrapreso un percorso professionale come educatrice sociale che mi ha portata a scoprire realtà nuove e diverse, in cui ciascun bambino con il quale entravo in contatto rappresentava un mondo speciale, pieno di tesori da scoprire. La mia ricerca non si è fermata qui, sentivo che mancava qualcosa affinché la mia visione potesse avverarsi in una realtà concreta; tutto è cambiato nell’incontro con questa scuola, con la sua visione, la sua didattica, il suo modo di vedere il mondo e di farlo vedere ai più piccoli valorizzandone le specificità didattiche e caratteriali. In questo ambiente ho ritrovato quello che è anche il mio modo di vedere ed è iniziato così un meraviglioso viaggio.

 
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Ilaria Falqui

Fin da bambina, sono sempre stata molto affascinata dalle lingue straniere e dalle culture del passato. I viaggi insieme alla mia famiglia mi hanno connesso ad altre realtà e hanno fatto crescere in me la passione per la scoperta del mondo, dell’arte, dei cibi, culture e tradizioni diverse. Dopo gli studi superiori classici, ho realizzato il mio sogno di studiare presso due prestigiose università inglesi. Ho conseguito una laurea specialistica britannica in gestione del patrimonio archeologico e culturale, per poi intraprendere la strada dell’interpretariato e dell’insegnamento dell’inglese, dapprima attraverso un periodo di formazione-lavoro presso un’università indonesiana, e poi, tornata in Italia, tramite la collaborazione con case editrici americane e realtà locali.

L’incontro con questa scuola è stato per me un’occasione per concretizzare un tipo di insegnamento diverso, empatico e dinamico e con i bambini sento di poterlo esprimere a trecentosessanta gradi anche con l’ausilio di attività manuali creative, ascolto attivo e gioco durante le lezioni.
Cerco di portare la mia esperienza e il mio vissuto, regalando ai bambini viaggi bellissimi, attraverso usanze che io stessa ho osservato.

L’inglese mi ha permesso di unire tutti i puntini riuscendo così a disegnare un mondo nella sua bellezza e nella sua immensa e preziosa varietà, il nostro!